Circolare ministeriale 20 novembre 2003, n. 84
DIPARTIMENTO PER LO SVILUPPO DELL'ISTRUZIONE - Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici - Ufficio XII
Prot.n. 17152/ORD/U012/C/Ac2
All'Istituto nazionale
di valutazione del sistema dell'istruzione - Frascati - ROMA
All'Istituto nazionale di documentazione per l'innovazione e la ricerca educativa
FIRENZE
Agli Istituti regionali di ricerca educativa - LORO SEDI
e, p.c. Al Capo dei Dipartimenti per lo sviluppo dell'istruzione e per i servizi
nel territorio
Al Servizio per gli affari economico-finanziari
Agli Uffici scolastici regionali
Ai Collegi dei revisori dei conti dell'INVALSI, dell'INDIRE e degli IRRE - LORO
SEDI
Oggetto: Indirizzi per la predisposizione della programmazione relativa all'anno 2004 da parte dell'INVALSI, dell'INDIRE e degli IRRE.
Com'è noto,
con la legge 28 marzo 2003 n. 53 il Governo è stato delegato ad emanare
uno o più decreti legislativi per la definizione delle norme generali
sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione
e formazione professionale.
In attesa dell'emanazione di tali decreti legislativi, con il D.M. 22 luglio
2003 è stato avviato un processo di graduale innovazione per consentire
sia il passaggio dall'attuale al nuovo ordinamento attraverso il contributo
specifico delle pratiche didattiche, sia per assicurare la prosecuzione del
percorso formativo agli allievi che hanno frequentato la prima classe della
scuola primaria con il progetto di sperimentazione introdotto nell'anno scolastico
2002/2003.
Tale iniziativa tende a garantire, nei primi due anni della scuola primaria,
l'introduzione delle discipline dell'informatica e della lingua inglese sin
dall'anno scolastico 2003/2004, tenendo conto dei contenuti delineati nelle
Indicazioni Nazionali per i Piani di studio personalizzati relativi alla scuola
primaria.
Il progetto nazionale, pertanto, viene promosso nell'ambito delle iniziative
di innovazione previste dall'articolo 11 del D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275, concernente
il regolamento recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni scolastiche.
Ancora una volta, quindi, risulta determinante il ruolo centrale delle Istituzioni
scolastiche autonome.
L'azione di codesti Enti, ciascuno in relazione al proprio compito istituzionale,
sarà particolarmente finalizzata alla realizzazione di strumenti di supporto
alle attività delle Istituzioni scolastiche.
I due Istituti nazionali ( INVALSI ed INDIRE ), oltre a quanto sopra precisato
ed in attesa dell'assegnazione delle risorse finanziarie per l'attuazione dei
progetti e delle attività da programmare nel rispetto delle priorità
strategiche che saranno individuate dal Ministro per l'anno 2004 con le direttive
di cui agli articoli 1 e 2 del decreto legislativo 20 luglio 1999 n.258, continueranno
a dar corso ai progetti già avviati in attuazione delle omologhe direttive
emanate per il 2003.
Si ritiene opportuno sottolineare come, per l'attuazione del progetto nazionale
di cui al D.M. 22 luglio 2003, l'Istituto nazionale di documentazione per l'innovazione
e la ricerca educativa sia coinvolto, per quanto concerne l'alfabetizzazione
della lingua inglese, attraverso la realizzazione di iniziative di e-learning
per la formazione del personale docente e, con riferimento all'alfabetizzazione
informatica, attraverso la costituzione di un sistema di raccolta e consultazione
delle migliori pratiche didattiche (banca di esperienze GOLD) di cui potranno
avvalersi le stesse Istituzioni scolastiche.
La programmazione degli Istituti regionali di ricerca educativa dovrà
tenere conto, oltre che delle iniziative di innovazione degli ordinamenti scolastici
di cui si è fatto cenno, anche degli interventi programmati dagli Uffici
scolastici regionali.
In tale contesto, quest'ultimi Uffici tenderanno a coinvolgere i predetti Istituti
anche nell'ambito degli interventi formativi connessi con l'attuazione del progetto
nazionale promosso dall'anno scolastico 2003/2004 per la realizzazione dei nuovi
percorsi formativi riguardanti i primi due anni della scuola primaria, secondo
le indicazioni già fornite da questa Amministrazione con la circolare
n.69 del 2003.
Appare, comunque, opportuno che gli IRRE prestino particolare attenzione all'interazione
con gli altri soggetti, in particolare con l'INVALSI, per il sistema di valutazione
ed autovalutazione delle scuole, con l'INDIRE per l'attuazione del sistema nazionale
di documentazione già disegnato dal decreto legislativo n.258 del 1999
e, soprattutto, con le Istituzioni scolastiche per supportarle nell'esercizio
della loro autonomia.
Gli Istituti regionali di ricerca educativa sono, tra l'altro, coinvolti nell'attuazione
di un progetto di ricerca-azione, promosso e finanziato da questa Direzione
generale, al fine di analizzare le condizioni generali applicative della riforma
del sistema scolastico e di svolgere un'attività di raccolta, selezione
e diffusione delle migliori esperienze realizzate dalle scuole monitorate.
Per consentire una reale razionalizzazione delle spese si ribadisce, anche per
quest'anno, la necessità che l'attività di codesti Enti sia improntata
a sempre più incisivi criteri di economicità da perseguire anche
attraverso l'introduzione di elementi di modularità e flessibilità
sul piano organizzativo.
In tal senso, vorranno codesti Enti tener conto, in quanto compatibili, delle
indicazioni fornite dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, Ragioneria
generale dello Stato- IGF -, con l'annuale circolare per la formazione del bilancio
di previsione degli Enti pubblici.
In particolare, il contenimento della spesa per l'approvvigionamento di beni
e servizi potrà essere perseguito anche attraverso l'adesione alle convenzioni
CONSIP S.p.a alle quali, tuttavia, è possibile derogare a seguito dell'entrata
in vigore della legge 1° agosto 2003 n.212, (G.U.n.185 dell'11.8.2003),
purchè il valore contrattato per l'acquisizione di beni sia uguale o
inferiore a quello stabilito, per i medesimi beni, dalla predetta società.
Anche le spese di investimento dovranno essere contenute rispetto al corrispondente
stanziamento iscritto nel bilancio di previsione per il 2003, con la possibilità,
tuttavia, di prevedere un incremento non superiore al limite del 5%, se debitamente
motivato, così come previsto per la formazione del bilancio di previsione
dello Stato per l'anno 2004.
Ai fini di una realistica determinazione del presunto risultato di amministrazione,
si ravvisa l'esigenza che codesti Enti procedano ad una puntuale ricognizione
dei residui alla fine dell'esercizio 2003 da considerare nel progetto di bilancio
di previsione 2004.
Codesti Istituti sono, altresì, invitati a voler compilare un elenco
contenente i movimenti finanziari legati alle attività a contribuzione
specifica, utile alla determinazione della parte di avanzo di amministrazione
da reimpiegare nel successivo anno finanziario, mediante eventuale intesa con
gli uffici od organismi affidanti.
Tale operazione costituisce anche il presupposto per l'individuazione dell'altra
parte di avanzo che dovrà essere possibilmente utilizzata per far fronte
alle reali esigenze dell'Ente, evitando sovradimensionamenti della generalità
dei capitoli di spesa.
Gli IRRE potranno predisporre il bilancio di previsione 2004 sulla base delle
procedure amministrative, finanziarie e contabili previste dal precedente ordinamento
in quanto è tuttora in corso l'approvazione dei nuovi regolamenti interni,
ai sensi dell'articolo 8 del D.P.R. n.190 del 2001.
Per i due Istituti nazionali, invece, la programmazione si avvale del rinnovato
sistema contabile previsto dai rispettivi regolamenti per l'amministrazione,
la finanza e la contabilità.
L'introduzione di sistemi di contabilità economica per i due Istituti
nazionali, imminente anche per gli Istituti regionali, comporta l'osservanza
di regole, di logiche e di tecniche di rilevazione necessarie per interpretare
e rappresentare coerentemente l'intera gestione.
Lo sforzo iniziale per aderire al nuovo sistema contabile garantisce l'ormai
ineludibile funzione di comunicazione / informazione attribuita al bilancio,
sia in relazione alle esigenze di trasparenza dell'azione amministrativa di
un organismo pubblico nei confronti della collettività, sia con riferimento
alla costruzione di un sistema di controlli interni in grado di assicurare la
conoscenza dei meccanismi di gestione ed il costante miglioramento dei livelli
di efficienza e di efficacia.
Ai fini della predetta programmazione i due Istituti nazionali potranno far
riferimento, provvisoriamente, allo stesso importo del contributo a ciascuno
assegnato in via definitiva per l'anno 2002, pari ad EUR 540.870,00. Gli IRRE,
invece, in attesa dell'individuazione di parametri di riferimento per la determinazione
dei finanziamenti ordinari da assegnare sulla base della ricognizione dei nuovi
compiti che gli Istituti riformati sono chiamati ad attuare ed in considerazione
delle variazioni apportate agli stanziamenti previsionali iniziali del 2003
e delle modalità di intervento comunicate dal Servizio per gli affari
economico-finanziari lo scorso 11 novembre, attesteranno le rispettive previsioni
sugli importi provvisori di seguito indicati:
Istituto regionale di ricerca educativa per l' Abruzzo |
EUR 199.658,00 |
Istituto regionale di ricerca educativa per la Basilicata |
EUR 164.447,00 |
Istituto regionale di ricerca educativa per la Calabria |
EUR 274.591,00 |
Istituto regionale di ricerca educativa per la Campania |
EUR 260.808,00 |
Istituto regionale di ricerca educativa per l'Emilia Romagna |
EUR 368.543,00 |
Istituto regionale di ricerca educativa per il Friuli-Venezia Giulia |
EUR 243.244,00 |
Istituto regionale di ricerca educativa per il Lazio |
EUR 232.382,00 |
Istituto regionale di ricerca educativa per la Liguria |
EUR 338.722,00 |
Istituto regionale di ricerca educativa per la Lombardia |
EUR 761.459,00 |
Istituto regionale di ricerca educativa per le Marche |
EUR 201.953,00 |
Istituto regionale di ricerca educativa per il Molise |
EUR 202.348,00 |
Istituto regionale di ricerca educativa per il Piemonte |
EUR 346.106,00 |
Istituto regionale di ricerca educativa per la Puglia |
EUR 271.970,00 |
Istituto regionale di ricerca educativa per la Sardegna |
EUR 137.515,00 |
Istituto regionale di ricerca educativa per la Toscana |
EUR 218.001,00 |
Istituto regionale di ricerca educativa per l'Umbria |
EUR 201.385,00 |
Istituto regionale di ricerca educativa per il Veneto |
EUR 374.959,00 |
Si fa, infine, presente che la definitiva assegnazione del contributo annuale, come per il passato, resta altresì subordinata all'approvazione della legge di bilancio e di quella finanziaria per l'anno 2004, nonché alla definizione della relativa procedura di ripartizione secondo le modalità previste dalla legge n. 549 del 1995.
IL DIRETTORE GENERALE
Silvio Criscuoli