Prot. 6532/P4
Ministero della Pubblica Istruzione - Dipartimento per l'Istruzione - Direzione Generale per lo Studente - Ufficio IV
Agli Uffici Scolastici Regionali - LORO SEDI
Agli Uffici Scolastici Provinciali - LORO SEDI
e p. c.
Al Capo Dipartimento per l'Istruzione - SEDE
All'Assessorato Istruzione e Cultura- Regione autonoma Valle d'Aosta - AOSTA
Alla Sovrintendenza scolastica per la Provincia autonoma
All'Intendenza scolastica per la scuola in lingua tedesca
All'Intendenza scolastica per la scuola in lingua ladina - BOLZANO
All'Assessorato Istruzione e Cultura - Regione autonoma Sicilia - PALERMO
Alle OO.SS. di categoria
Oggetto: Integrazione scolastica degli alunni con disabilità - Legge 440/97. Piano di riparto fondi per l'arricchimento e l'ampliamento dell'offerta formativa e per gli interventi perequativi. - E. F. 2007 - Cap.1518 - ? 6.619.397,57 - ? 2.000.000,00
L'integrazione degli alunni con disabilità nella scuola ha costituito una svolta importante nella cultura pedagogica del nostro Paese e nelle politiche scolastiche degli ultimi trent'anni. In essa, infatti, risiede la prospettiva di fare della scuola un luogo in cui esercitare la cittadinanza, intesa come diritto dell'alunno ad apprendere e a fare esperienze sociali accoglienti, a prescindere dalle condizioni sociali, culturali o funzionali che gli appartengono.
In tale prospettiva, la scuola è andata a configurarsi come strumento di integrazione sociale e di ridimensionamento degli svantaggi ovvero come comunità educativa accogliente, nella quale le competenze professionali potessero ridefinire le pratiche quotidiane, didattiche ed organizzative, per consentire agli alunni l'apprendimento e la costruzione della propria identità. Si è quindi progressivamente rilevato che la comunità scolastica può generare cittadinanza solo se mossa da una cultura che valorizzi la fiducia negli altri e nelle istituzioni, il rispetto delle regole di convivenza, la disponibilità a lavorare e a prendere decisioni condivise, senza alcuna discriminazione.
Tale orientamento trova riscontro anche nella Legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate, che, approvata nel febbraio del 1992, sancisce il diritto soggettivo alla piena integrazione scolastica dell'alunno con disabilità, attraverso lo sviluppo delle sue potenzialità nell'apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione con il concorso di tutte le risorse disponibili al fine del raggiungimento dell'autonomia. L'attuale quadro normativo, che si caratterizza per la rilevanza data alla socializzazione , costituisce, fra i Paesi dell'Unione Europea , in tema d'integrazione scolastica, un riferimento che colloca il nostro Paese all'avanguardia per aver esteso a tutti gli alunni il diritto di godere di una cittadinanza sostanziale.
Autonomia scolastica: una risorsa per l'integrazione.
In un approccio globale all'integrazione l'intera collettività ha il compito della presa in carico della persona con disabilità. In tale contesto, l'autonomia scolastica si rivela una risorsa strategica. Infatti, il progetto di integrazione scolastica, formulato nel POF (Piano dell'Offerta Formativa) e strutturato per rispondere alle concrete e specifiche esigenze dell'alunno con disabilità, assume una efficace dimensione globale quando si instaura una collaborativa e positiva interdipendenza con gli altri soggetti istituzionali coinvolti nel complesso processo di integrazione.
E' dunque necessario concepire l'integrazione scolastica in una logica sistemica e globale che intenda, in un'ottica dell'autonomia come risorsa, la scuola come una istituzione dialogante e collaborativa con i contesti locali, al fine di raggiungere gli obiettivi previsti dalla normativa vigente.
L'autonomia progettuale, organizzativa e didattica della scuola rappresenta, d'altra parte, una risorsa importante a favore degli alunni disabili perché consente un approccio sistemico e integrato anche a livello d'istituto, qualora nella scuola si affermi una dimensione partecipativa che ritenga tutto il personale scolastico responsabile del processo di integrazione.
In questo senso, ogni cambiamento e ogni reale integrazione trovano nel personale scolastico la sua leva e la sua forza. Sono, infatti, i docenti e gli operatori della scuola che, agendo come comunità adeguatamente formata e dichiaratamente corresponsabile, costruiscono le condizioni perché l'integrazione scolastica divenga reale sviluppo delle potenzialità dell'alunno con disabilità.
La valorizzazione del personale anche attraverso la formazione, per il ruolo strategico che svolge nell'innovazione, rappresenta pertanto una delle priorità che l'Amministrazione promuove a favore delle istituzioni scolastiche autonome.
A conferma di quanto sopra premesso, si evidenzia alle SS.LL. l' "Atto di indirizzo" per l'anno 2008 dell'On. Ministro, che riporta tra gli obiettivi prioritari i seguenti:
- l'acquisizione dei saperi e delle competenze essenziali per un consapevole esercizio dei diritti di cittadinanza;
- lo sviluppo della metodologia dell'alternanza scuola-lavoro quale strumento di innovazione didattica ed organizzativa;
- la diffusione delle tecnologie informatiche nell'ambito delle attività didattiche rivolte agli alunni con disabilità;
- la valorizzazione dell'autonomia scolastica, al fine, fra l'altro, di promuovere l'aggiornamento dei docenti e la loro corresponsabilità nella realizzazione del progetto pedagogico elaborato dall'istituzione scolastica.
Criteri di riparto delle risorse
La Direttiva del Ministro n. 81 del 05.10.2007, relativa agli interventi ex legge 440/97, ha assegnato risorse finanziarie specifiche alle iniziative finalizzate al potenziamento e alla qualificazione dell'offerta di integrazione scolastica degli alunni con disabilità, con particolare riguardo agli alunni con deficit sensoriale, promosse dalle istituzioni scolastiche, anche associate in rete, nell'ambito dei rispettivi piani dell'offerta formativa, nonché ad iniziative di formazione del personale docente che opera nelle classi con studenti portatori di handicap.
Il finanziamento di euro 6.619.397,57, di cui all'allegato "A", è stato ripartito fra gli Uffici Scolastici Regionali in relazione al numero degli allievi disabili iscritti nell'anno scolastico 2006/2007, desunto dai dati comunicati dall'Ufficio Statistica della Direzione Generale Studi e Programmazione di questo Ministero. Si precisa che della predetta somma euro 5.895.668,66 rappresentano la cifra destinata, per l'anno 2007, agli Istituti atipici, la cui riforma non può realizzarsi nel citato anno, come comunicato dall'Ufficio legislativo con nota prot. n° 5208/AOO/UFFLEG del 02.11.2007.
Il predetto finanziamento è stato così suddiviso:
a) 5.619.397,00 per interventi a favore degli alunni con disabilità;
b) 1.000.000,00 per interventi di formazione rivolti agli insegnanti di sostegno ed anche ai docenti che operano nelle classi che accolgono studenti portatori di handicap.
Le SS.LL., nel valutare e selezionare i criteri di utilizzo dei fondi, potranno tener conto dei seguenti suggerimenti emersi dalla riflessione delle esperienze pregresse.
Per la ripartizione delle risorse al punto a):
- situazioni di particolare complessità che comportano la prosecuzione di progetti in rete tra scuole o tra scuole, enti locali ed associazioni, anche con il coinvolgimento dei Centri Territoriali Risorse per l'Handicap;
- progetti di alternanza scuola-lavoro, quale strumento di innovazione didattico-organizzativo, per accompagnare l'alunno disabile nel mondo del lavoro e delle professioni;
- iniziative sperimentali di ricerca-azione tese a rendere effettivo il processo di integrazione scolastica, anche mediante accordi di programma, nell'ottica di una corresponsabilità nella presa in carico dell'alunno con disabilità;
- dotazione ai CTRh (o CTS) di professionalità specificamente formate in materia di tecnologie nonché di ausili, che gli alunni con disabilità potranno utilizzare mediante comodato d'uso, al fine di sostenere il proprio percorso scolastico.
Per quanto attiene alle risorse di cui al punto b), che costituiscono oggetto di contrattazione integrativa decentrata ai sensi dell'art. 4, comma 3, del vigente CCNL - Comparto Scuola, si forniscono i seguenti suggerimenti:
- migliorare le strategie educative e didattiche nonché la relazione educativa nei confronti degli alunni con disabilità, tenendo conto dell'identità di ogni persona;
- acquisire tecniche specifiche per trattare adeguatamente le molteplici tipologie di deficit riscontrate negli alunni con disabilità;
- costruire competenze su strategie e metodologie didattiche innovative, anche centrate sull'impiego delle nuove tecnologie nel campo della disabilità.
A questo riguardo si ritiene auspicabile un coordinamento e una supervisione regionale, che colgano l'opportunità di non disperdere le risorse in finanziamenti "a pioggia" al fine di ripartirle in una prospettiva di maggiore efficienza, collegata ad una logica di promozione dell'eccellenza e di successiva condivisione dei risultati.
E' opportuno dunque valorizzare le esperienze maturate nelle singole scuole o associate in rete, individuando, nel composito panorama delle competenze acquisite dalle istituzioni scolastiche, le capacità dimostrate su specifiche disabilità.
Monitoraggio e verifica dei risultati raggiunti
La Direttiva n. 81/2007 prevede, tra l'altro, "iniziative di monitoraggio delle attività realizzate dalle istituzioni scolastiche", precisando che tali interventi sono effettuati dagli Uffici scolastici regionali "su tutte le istituzioni scolastiche appartenenti al sistema nazionale di istruzione e formazione.", anche con il supporto di organismi nazionali e locali competenti in materia, ai fini di una puntuale verifica in ordine al raggiungimento degli obiettivi fissati.
Dette iniziative rivestono perciò particolare importanza, poiché gli esiti rappresentano un qualificato supporto informativo per la valutazione e il miglioramento degli interventi nel complesso processo di integrazione scolastica.
Considerato, quindi, che le predette risorse sono da ripartire tra le istituzioni scolastiche, gli Uffici Scolastici Regionali, in collaborazione con i referenti regionali e provinciali, attiveranno, nelle forme previste, il monitoraggio delle risorse finanziarie impiegate, al fine di verificarne l'effettivo utilizzo secondo le prescritte modalità e valutarne gli effetti sul processo di integrazione per individuare parametri di qualità e buone pratiche da diffondere.
Ai fini di cui trattasi si raccomanda di voler procedere, in tempi brevi, ad accreditare le risorse finanziarie presso le istituzioni scolastiche interessate, al fine di ridurre i tempi tecnici per l'utilizzo dei fondi in questione.
Piano nazionale di formazione e di ricerca del personale docente "I CARE"
Con Decreto Dirigenziale n°74 del 23.11.2007 (all. B) è stata assegnata agli uffici scolastici regionali la somma di euro 2.000.000,00 (duemilioni/00) (E. F. 2007 - Direttiva 81 del 5.10.2007,punto 1, lettera D, Legge 440/97- Cap. 1518) destinata ad incrementare le risorse finanziarie, già assegnate a codesti uffici con decreto n°89 del 27.11.2006, per la prosecuzione del Piano in questione.
Si precisa che dei predetti due milioni la somma di euro 500.000,00 (cinquecentomila/00) è stata assegnata all'ufficio scolastico regionale del Lazio per l'organizzazione delle attività di supporto e seminariali connesse alla realizzazione del Progetto in questione.
Nel rappresentare,infine, la disponibilità di questa Direzione Generale per qualunque supporto informativo, si comunica che, per chiarimenti riguardanti la presente circolare,gli interessati potranno rivolgersi a:
Direzione Generale per lo Studente - Ufficio IV - tel. 0658495935, fax 06 58495852
e-mail: simoneschi.dgstudente@istruzione.it
mirella.dellaconcordiabasso@istruzione.it
mariarita.lolli@istruzione.it
Si confida nella consueta, fattiva collaborazione e si ringrazia.
IL DIRETTORE GENERALE REGG.
F.to Lucrezia Stellacci