Prot. n. 4624/FR
Ministero della Pubblica Istruzione - Gabinetto
Ai Capi dei Dipartimenti - SEDE
Ai Direttori Generali delle Direzioni generali centrali - SEDE
Ai Direttori Generali degli Uffici scolastici regionali - LORO SEDI
Ai Dirigenti degli Uffici scolastici provinciali - LORO SEDI
Ai Dirigenti delle istituzioni scolastiche - LORO SEDI
e, p.c. All’I.N.V.A.L.S.I - Villa Falconieri - FRASCATI (RM)
Ai Commissari straordinari dell’Agenzia per il sostegno all’autonomia della scuola - FIRENZE
Oggetto: Diffusione pratica musicale nelle scuole.
Con decreto dello scrivente del 4 ottobre 2006 è stato conferito al Prof. Luigi Berlinguer l’incarico di presiedere un Comitato di esperti con il compito di formulare proposte per la realizzazione di iniziative finalizzate alla diffusione della cultura della pratica musicale nelle scuole. L’attività del Comitato ha già maturato una serie di riflessioni atte a rilanciare le politiche del Ministero nello specifico settore, la cui valenza educativa troppo spesso non trova né riscontro né adeguato riconoscimento nel panorama delle attività che gli studenti sono chiamati a svolgere.
La necessità di rivalutare il ruolo educativo della pratica musicale nasce dalla convinzione che l’essenza dell’apprendimento musicale risieda nella creazione e non nella replicazione.
Attraverso l’esperienza del fare ognuno apprenderà a leggere e a scrivere musica, a comporla e a improvvisarla. Si intende infatti per improvvisazione quel gesto che sintetizza in un unico istante/istinto creativo le fasi che caratterizzano i processi del comporre: conoscenza, pensiero, decisione.
L’obiettivo principale è pertanto quello, ambizioso e tale da richiedere un’inversione della tendenza culturale prevalente, di rilevare, attraverso momenti di riflessione e di proposta, le condizioni necessarie per l’inserimento della pratica musicale a pieno titolo nelle attività educative e didattiche delle scuole. Non si tratta solo di individuare momenti ordinamentali specifici negli assetti curricolari ma anche di attivare iniziative extracurricolari di pratica musicale in tutti gli ordini e gradi di scuola attraverso gli strumenti di flessibilità organizzativa della didattica previsti dal D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275, che consentono un’opportuna articolazione dei piani dell’offerta formativa.
Tale percorso si articolerà per tappe e per obiettivi di breve, medio e lungo periodo, coerenti e funzionali tra loro, partendo dal significativo patrimonio di esperienze già realizzate e dalle effettive potenzialità presenti nella scuola italiana.
Sulla base delle proposte avanzate dal Comitato la presente nota intende fornire agli Uffici scolastici sul territorio le prime indicazioni operative relative alle azioni che possono essere immediatamente intraprese per una preventiva opera di sensibilizzazione delle istituzioni scolastiche e per la definizione di linee programmatiche che dovranno poi trovare concretizzazione nei momenti e nelle sedi più opportune, fermo restando che ogni successiva azione sarà oggetto di ulteriori e specifiche indicazioni che saranno fornite in itinere man mano che verranno in essere i presupposti realizzativi.
Le prime iniziative che potranno essere adottate nel breve periodo riguardano il ripristino, nell’ambito della Settimana nazionale della musica a scuola, della Giornata nazionale della musica a scuola e l’allestimento di ulteriori laboratori musicali che andranno ad arricchire il panorama di quelli già attivati negli anni 1999, 2000 e 2001.
- LA SETTIMANA NAZIONALE DELLA MUSICA A SCUOLA
Istituita a partire dal 1999, la Settimana nazionale della musica a scuola vedeva il suo momento culminante nella data del 5 maggio di ogni anno con iniziative mirate a coinvolgere le scuole di ogni ordine e grado e a consentire loro un ragionato momento di visibilità rispetto alle varie esperienze realizzate.
Quella prima esperienza e quelle condotte negli anni immediatamente successivi hanno dimostrato l’esistenza di un elevatissimo grado di interesse da parte delle scuole ed un’ampia partecipazione degli studenti che hanno colto la valenza del loro coinvolgimento da protagonisti nel processo educativo e la grande occasione di socializzazione derivante dalle relative attività. Pertanto è intendimento di questo Ministero, nell’ottica del perseguimento delle finalità enunciate, ripristinare questa straordinaria opportunità di partecipazione collettiva ad un momento che visualizza sul territorio esperienze molteplici realizzate con passione ed impegno. A tal fine viene istituita la settimana dal 2 all’8 maggio quale settimana dedicata alla musica ferma restando, come culmine, la giornata del 5 maggio o, ove tale data cada in giorno festivo o semifestivo, il giorno feriale più vicino.
Modalità e contenuti delle iniziative sono lasciate alla libera determinazione delle singole istituzioni scolastiche che dovranno privilegiare, ove possibile, attività realizzate in collegamento in rete con altre scuole e curare altresì il coinvolgimento di enti, associazioni e singoli musicisti operanti sul territorio. Non solo, quindi, un momento finale di rappresentazione delle esperienze condotte nelle singole scuole, ma anche un momento di collaborazione con soggetti esterni, privati ed istituzionali, al fine di stimolare una riflessione culturale quanto più generalizzata sull’incidenza della musica nei processi di formazione dei giovani. In tale coralità di collaborazioni ampie, le scuole nelle quali siano presenti risorse professionali specifiche potranno rendersi disponibili a supportare le iniziative adottate da altre scuole del territorio, supporto che sarebbe auspicabile venisse fornito anche dai soggetti esterni a vario titolo interessati alla diffusione della cultura della pratica musicale nelle scuole.
Le SS.LL., pertanto, attraverso i necessari raccordi con gli Uffici scolastici provinciali, vorranno adottare ogni iniziativa atta a supportare le attività delle scuole per fornire alle stesse il necessario sostegno per la generalizzazione della ricaduta culturale sul territorio che le singole istituzioni da sole non sono in grado di realizzare in ragione delle limitate possibilità di interazione proprie del loro livello di operatività.
Da parte sua questo Ministero assumerà l’onere di ripristinare, in un giorno da individuare nella prima settimana di maggio di quest’anno, una manifestazione nazionale che si articolerà in una rappresentazione degli alunni delle scuole da svolgere nel cortile centrale del Ministero e nella rappresentazione di un’edizione speciale di Scuola Musicafestival presso una struttura esterna, in corso di individuazione, fornita della necessaria idoneità tecnica e logistica. Si ricorda che Scuola Musicafestival è una manifestazione che il Ministero della pubblica istruzione organizza da anni con associazioni del settore musicale e che ha il suo culmine in un “concertone” al quale partecipano centinaia di studenti, provenienti da ogni parte d’Italia, all’esito di una procedura di selezione concordata con il Ministero stesso.
Le Direzioni generali dell’Amministrazione centrale coinvolte in ragione delle loro competenze istituzionali, ed in particolare la Direzione Generale per le risorse umane e la Direzione Generale per lo studente, forniranno ogni supporto operativo necessario e cureranno gli aspetti organizzativi delle manifestazioni sulla base delle linee concordate con il citato Comitato di esperti.
- ISTITUZIONE LABORATORI MUSICALI E DI CORI
Negli anni in cui più viva è stata l’attenzione del Ministero verso la valorizzazione della pratica musicale nelle scuole, l’iniziativa più concreta assunta è stata quella di finanziare, secondo un modello strutturato e diffuso in modo equilibrato su tutto il territorio nazionale, l’istituzione di laboratori musicali in ogni provincia. L’esperienza si è rivelata molto positiva tanto che i laboratori musicali attivati hanno, nella gran parte dei casi, consolidato e radicato la propria presenza nel territorio sì da costituire preziosi punti di riferimento per ogni ipotesi di espansione delle esperienze realizzate.
Si ritiene utile richiamare l’attenzione sui principali cardini organizzativi che consentirono a suo tempo l’impianto territoriale di quattrocento laboratori che costituiscono ancora oggi profili utili di riferimento per una programmazione che consenta l’avvio di un’espansione della loro presenza (C.M. n. 30 del 3.2.2000):
- la disponibilità delle scuole che si propongono come sedi di laboratori musicali a costituire una rete con altre istituzioni del territorio, al fine di rendere possibile la fruizione del laboratorio ad un numero più vasto di utenti;
- la presenza, all’interno della scuola che si propone come sede di laboratorio musicale, di una o più risorse professionali fornite delle abilità e capacità necessarie per la corretta gestione del laboratorio. Peraltro l’organizzazione in rete consente di allargare il terreno dei docenti coinvolti nelle attività laboratoriali, in modo da sopperire, almeno nel medio periodo, all’eventuale carenza di risorse umane in possesso di tutte le abilità richieste. Infatti tali abilità possono essere riferite ad una pluralità di soggetti all’interno della rete che, agendo in sinergia tra loro, possono efficacemente supportare l’attività del docente chiamato a coordinare le attività del laboratorio musicale. La ricerca di collaborazioni plurime non esclude ovviamente il ricorso a risorse umane esterne alle scuole coinvolte (docenti di strumento di altre scuole, docenti di conservatori e istituti musicali, musicisti, ecc…), almeno fino a quando non si creeranno le condizioni per una stabilizzazione della specifica figura professionale;
- il coinvolgimento degli enti locali al fine di radicare più saldamente l’esperienza sul territorio e realizzare sinergie in grado di assicurare la continuità delle attività nel tempo, al di là del primo impianto del laboratorio.
Il numero dei laboratori concretamente attivabili, nella prospettiva di un piano istitutivo pluriennale, è strettamente connesso all’entità delle risorse finanziarie destinabili che potranno provenire dai fondi della legge 440 e, almeno per le aree del mezzogiorno, dai fondi europei sulla base di specifici progetti. Per la quantificazione delle somme destinate allo scopo utili punti di riferimento potranno essere individuati nelle risorse a suo tempo impiegate per analoghe iniziative.
L’implementazione dei laboratori musicali e il consolidamento operativo di quelli già esistenti potrà anche, nelle more del rinnovamento dell’impianto ordinamentale degli studi nel secondo ciclo di istruzione, fornire occasione per assecondare le vocazioni e non deludere le aspettative dei giovani che hanno seguito i corsi delle scuole secondarie di 1° grado ad indirizzo musicale.
La necessità di precisare i presupposti operativi comporta la definizione di successive specifiche indicazioni che saranno impartite da parte dei competenti uffici centrali al fine di supportare le attività con efficaci azioni di formazione/aggiornamento nelle quali potranno essere coinvolti docenti, anche appartenenti a classi di abilitazione non specifiche, che manifestino il proprio interesse per svolgere i compiti di coordinatore di laboratorio musicale.
Le considerazioni anticipate in questa sede hanno lo scopo di fornire il senso di prospettiva programmatica che questo Ministero intende fornire alla materia all’interno del complessivo quadro degli obiettivi riguardanti la politica scolastica, come rilevati dalla Direttiva generale sull’azione amministrativa, con specifico riferimento alle azioni finalizzate alla prevenzione ed al contrasto del disagio giovanile e della dispersione scolastica nonché al supporto educativo alle disabilità.
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I laboratori musicali, luogo fisico attrezzato che costituisce spazio operativo per un insegnamento/apprendimento della musica che dia luogo ad un’attività espressiva, partecipata e creativa, costituiscono il veicolo principale di diffusione della cultura musicale ma non il mezzo esclusivo. Esiste un’ulteriore possibile area che può efficacemente contribuire a realizzare le valenze formative della musica e precisamente quella che si esprime nella costituzione di cori che, per loro intrinseca natura, si prestano ad una diffusione che non presuppone necessariamente strutture laboratoriali. Anche su tale questione ci si riserva di fornire indicazioni più precise soprattutto in ordine ai soggetti esterni che possono interagire con le istituzioni scolastiche. Nelle more si ravvisa l’opportunità che le scuole in condizioni di poterlo fare in rapporto alla disponibilità di risorse umane fornite della specifica professionalità, autonomamente reperibili anche all’esterno, costituiscano cori fin da ora. Anche per questi prevalgono le finalità educative e formative, restando estraneo all’iniziativa ogni intento professionalizzante.
- ATTIVITA’ DI MEDIO-LUNGO PERIODO
Nel ribadire l’intenzione di questo Ministero di pervenire a soluzioni strutturate della complessa materia secondo criteri di gradualità, si ritiene opportuno indicare fin da ora alcuni dei temi che dovranno essere oggetto di attenzione e valutazione nei momenti e nelle sedi opportune al fine di individuare meccanismi idonei a fornire assetti stabili che portino la pratica musicale al di fuori di schemi suscettibili di essere negativamente incisi da eventi legati alle attuali condizioni organizzative e giuridiche:
- individuazione di una specifica struttura amministrativa di riferimento all’interno dell’Amministrazione centrale in sede di riorganizzazione dei servizi affidata al regolamento in corso di emanazione;
- individuazione di referenti all’interno di ciascun Ufficio scolastico regionale;
- potenziamento dell’apertura pomeridiana delle scuole, quale occasione per riservare spazi e mezzi adeguati alla pratica musicale;
- progettazione di una Conferenza internazionale ove approfondire e confrontare le diverse esperienze nel campo della didattica musicale a scuola, sotto i profili teorici e pratici della sua rilevanza educativa e del profondo cambiamento che essa può introdurre nell’impianto pedagogico italiano anche in linea con quanto accade nei contesti di altri paesi;
- organizzazione di Convegni nazionali aperti ad un confronto con personalità dell’arte, della scienza e dello spettacolo, in vario modo implicate nell’esperienza musicale;
- realizzazione di eventi, a carattere nazionale o locale, per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della musica come fattore educativo dei giovani. In tale contesto si inserisce anche il ripristino della Settimana nazionale della musica;
- avvio di una ricerca nazionale nelle scuole per realizzare una ricognizione delle iniziative già oggi condotte nelle stesse, sia in maniera autonoma sia in collaborazione con soggetti esterni;
- incentivazione dei laboratori musicali già esistenti con l’offerta di occasioni di confronto e visibilità. I responsabili delle scuole e degli organi dell’amministrazione vorranno al riguardo riservare una particolare attenzione per incoraggiare e agevolare l’attività di coloro che con tanto volontario impegno hanno profuso le proprie energie nelle specifiche attività;
- stabilizzazione della figura del coordinatore delle attività musicali mediante meccanismi, da individuare in sede di contrattazione nazionale di comparto, idonei a fornire il necessario riconoscimento giuridico ed economico;
- istituzione di centri musicali di eccellenza che possano eventualmente assumere il coordinamento della rete territoriale;
- sviluppo e sostegno del progetto “Rete telematica e musica elettronica” al fine di realizzare un felice connubio tra il fenomeno sonoro e le nuove tecnologie e di cogliere i connessi aspetti di dinamismo culturale.
Attesa l’importanza che il Ministero annette alla materia, le SS.LL. sono pregate di curare la massima diffusione del contenuto della presente nota fra le dipendenti istituzioni scolastiche anche programmando momenti di incontro con i dirigenti scolastici allo scopo di creare le opportune condizioni culturali e favorire organiche e concrete azioni operative.
IL MINISTRO
Giuseppe Fioroni