Direttiva n. 143
Roma, 1 ottobre 2001
VISTA la
legge 23 dicembre 2000, n.389, recante "Bilancio di previsione dello Stato per
l'anno finanziario 2001 e bilancio pluriennale per il triennio 2001-2003", ed
in particolare l'articolo 22 comma 9 che prevede che, per l'attuazione dei provvedimenti
di riordino delle Amministrazioni pubbliche, possono essere apportate variazioni
di bilancio in termini di residui, competenza e cassa, comprese l'individuazione
dei Centri di responsabilità amministrativa e l'istituzione , la modifica
e la soppressione di unità previsionali di base;
VISTO il decreto del Ministro del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione
Economica in data 29.12.2000, con il quale sono state ripartite in capitoli
le unità previsionali di base relative al bilancio di previsione per
l'anno 2001;
VISTO il Decreto Legislativo 30 luglio 1999 n.300 concernente la riforma
dell'organizzazione del governo, a norma dell'art.11 della L.15 marzo 1997,
n.59;
VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 6 novembre 2000, n.347
recante norme di riorganizzazione del Ministero della Pubblica Istruzione;
VISTO il decreto del Ministro del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione
Economica in data 7 maggio 2001,n.31434 (registrato dalla Corte dei Conti il
24 maggio 2001 reg.3, fgl. 78)., concernente la variazione allo stato di previsione
del Ministero per l'anno finanziario 2001, connessa con il riordino dell'amministrazione
disciplinato dal D.P.R.n.347/2000;
VISTO il contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto del personale
della scuola, sottoscritto in data 26 maggio 1999 e in particolare l'art.12,
che prevede l'emanazione di una apposita direttiva sulla formazione e l'aggiornamento
per ciascun anno finanziario sulla base della contrattazione integrativa a livello
nazionale;
VISTO il contratto collettivo nazionale integrativo del comparto scuola
anni 1998 -2001 , sottoscritto in data 31 agosto 1999, ed in particolare l'articolo
10 che fissa i criteri di ripartizione delle risorse finanziarie per la formazione
del personale della scuola;
VISTO il contratto integrativo annuale siglato in data 1 agosto 2001,
concernente la formazione e l'aggiornamento del personale della scuola per l'esercizio
finanziario 2001;
VISTA la legge 18 dicembre 1997 n.440 contenente disposizioni in materia
di arricchimento dell'offerta formativa scolastica;
VISTA la Direttiva ministeriale n.51 del 21 marzo 2001, integrata con
Direttiva prot.n.10676/DM del 4 maggio 2001 , riguardante l'individuazione degli
interventi prioritari e i criteri generali per la ripartizione delle somme,
le indicazioni sul monitoraggio, il supporto e la valutazione degli interventi
stessi, ai sensi dell'articolo 2 della Legge n.440/97;
VISTA la legge 10.3.2000 n.62, recante norme per la parità scolastica
e disposizioni sul diritto allo studio e all'istruzione;
CONSIDERATA l'importanza che riveste l'attività di formazione
in servizio come strumento per l'incremento e il miglioramento continuo delle
competenze professionali di tutto il personale della scuola;
RITENUTO che nell'attuale fase di progressivo consolidamento del processo
di autonomia didattica, organizzativa, di ricerca e sviluppo l'aggiornamento
e la formazione in servizio del personale della scuola rappresentano un insostituibile
sostegno all'innovazione in corso e un investimento essenziale per elevare la
qualità del sistema istruzione, in coerenza con le Dichiarazioni programmatiche
presentate al Parlamento in data 19 luglio 2001;
RITENUTO che le disposizioni della direttiva devono fornire linee di
indirizzo a tutti coloro che hanno responsabilità nel settore, tenendo
conto che l'aggiornamento e la formazione in servizio impegnano, ai diversi
livelli, in un quadro sistematico e coerente, le scuole dell'autonomia, gli
uffici scolastici regionali e l'amministrazione centrale;
Emana
la seguente
DIRETTIVA
Art.1 Campo
di applicazione
1.
La Direttiva annuale per la formazione del personale della scuola stabilisce
gli obiettivi formativi assunti come prioritari e le modalità operative
per realizzare gli interventi ad essi conseguenti. Essa riguarda l'intero campo
dello sviluppo professionale del personale della scuola: include la formazione
iniziale, la formazione in ingresso e la formazione in servizio. Le azioni di
formazione saranno realizzate sulla base delle nuove relazioni tra i diversi
soggetti istituzionali, responsabili della formazione, nell'ottica dell'autonomia
funzionale e del decentramento istituzionale. In tale contesto l'intervento
dell'amministrazione centrale è sostanzialmente finalizzato ad azioni
nazionali di regia, coordinamento, studio, ricerca e diffusione di nuove tipologie
formative, formazione permanente ed a distanza, monitoraggi e valutazione, nonché
ad azioni di sussidiarietà e di implementazione nei confronti di progetti
pilota promossi a livello periferico.
2. L'intera area comprende le iniziative propriamente di formazione (azioni
rivolte a creare o sviluppare competenze), gli interventi volti a socializzare
le esperienze professionali o a presentare alle componenti professionali interessate
i contenuti dei processi innovativi, legislativi e regolamentari, gli interventi
di comunicazione professionale (comunicazione telematica, riviste di carattere
professionale),di monitoraggio e di valutazione delle azioni formative svolte
e dei loro esiti sulla qualità del servizio. In tale quadro complessivo
è assicurato il coordinamento sistematico di tutti gli Uffici dell'amministrazione
che concorreranno alla promozione di interventi informativi sulle linee programmatiche
di innovazione organizzativa e didattica e di modifica del sistema scolastico.
3. Per realizzare la massima coerenza e sinergia nella fase di radicale
trasformazione delle scuole verso l'autonomia e verso il miglioramento dell'offerta
formativa, le iniziative di formazione organizzate per il personale delle scuole
statali sono aperte anche al personale delle scuole paritarie.
Art.2 Obiettivi formativi prioritari
1.
Per l'anno 2001 gli obiettivi formativi prioritari sono recepiti dall'articolo
4 del Contratto Collettivo Integrativo annuale, citato in premessa, e, di seguito,
riportati :
a) "interventi formativi per tutto il personale della scuola, ivi compreso
quello destinato alle istituzioni scolastiche italiane all'estero, con azioni
di informazione, formazione , riqualificazione, riconversione, assistenza e
consulenza da realizzare anche a distanza, finalizzati a ridefinire ed ad arricchire
i profili professionali del personale stesso in relazione ai processi di innovazione
del sistema scolastico;
b) riqualificazione e riconversione professionale del personale docente
c) azioni formative relative all'attuazione degli specifici istituti
contrattuali (funzioni obiettivo, funzioni aggiuntive personale ATA, aree a
rischio, area a forte immigrazione ....);
d) corsi finalizzati alla mobilità professionale con particolare
riferimento al personale transitato dagli EE.LL. sprovvisto di titolo di studio;
e) corsi finalizzati al passaggio alle aree superiori relativamente al
personale ATA;
f) ricerca e studio di nuove tipologie formative ;
g) interventi formativi, riguardanti lo sviluppo del sistema di istruzione,
relativi a :
- istituti comprensivi e curricoli verticali;
- modelli organizzativi flessibili (modularità, tempo
pieno, organico funzionale);
- scuola dell'infanzia;
- obbligo scolastico e obbligo formativo;
- progetti speciali a livello nazionale (es.progetto lingue,
qualità....)
- forme di partenariato territoriale (tra scuole, tra scuole
e amministrazione, con gli enti locali, progetti europei....., reti, centri
risorse, servizi professionali per i docenti...);
- sviluppo delle competenze professionali per la formazione
degli adulti (EDA);
h) promozione della cultura civica (pari opportunità , educazione
interculturale, cultura della legalità);
i) azioni volte alla formazione in ingresso (anno di formazione);
j) iniziative di formazione per l'esame di stato;
k) riviste e pubblicazioni.."
2. In particolare gli interventi di formazione riguarderanno il consolidamento
della cultura dell'autonomia, con specifico riferimento alla capacità
di progettazione, gestione dell'organizzazione e dell'autovalutazione, nonché
le modalità di applicazione del nuovo regolamento sulla gestione amministrativo-contabile
delle istituzioni scolastiche (Decreto interministeriale 1 febbraio 2001, n.44).
Art.3 Formazione in ingresso
1.
La conclusione dei concorsi e le successive recenti
immissioni in ruolo di circa 62.000 docenti a tempo indeterminato comportano,
prioritariamente, la necessità di promuovere tempestivi e specifici interventi
formativi, fortemente qualificati, che si articolino durante tutto l'anno scolastico
.
2. I percorsi formativi, caratterizzati da elementi di flessibilità
e di personalizzazione, saranno finalizzati al completamento della preparazione,
alla migliore partecipazione alla vita della scuola e all'ottimale gestione
della carriera professionale. Essi saranno realizzati valorizzando le diverse
funzioni, responsabilità, competenze scientifiche e disciplinari presenti
sul territorio. Si svilupperanno le collaborazioni con istituzioni universitarie
e associazioni disciplinari e professionali di docenti, al fine di promuovere
percorsi formativi integrati che utilizzino le più moderne tecnologie
e modelli sperimentali di apprendimento in rete.
Art. 4 Formazione in servizio
1.
La formazione in servizio si attuerà anche attraverso la ricerca, sperimentazione
e diffusione di modelli innovativi di formazione, con particolare riferimento
a quelli a distanza, con modalità di apprendimento in rete e con la prosecuzione
o l'avvio di strutture e di opportunità di formazione integrata, campus
virtuali e il ricorso ai canali tematici televisivi in grado di ospitare servizi
di informazione e formazione.
2. Per la valorizzazione del personale docente l'attività di formazione
sarà promossa in relazione alle diverse e articolate professionalità
che la scuola dell'autonomia richiede (competenze organizzative, comunicativo-relazionali,
metodologico-didattiche, disciplinari).
3. Le strutture regionali dell'amministrazione scolastica, di intesa
con le Regioni, potranno realizzare progetti pilota per la formazione congiunta
del personale.
4. Per il personale direttivo, amministrativo, tecnico e ausiliario si
promuoverà un'attività di formazione adeguata alla differenziazione
delle diverse funzioni previste dall'autonomia scolastica, dal decentramento
e dal riordino dell'amministrazione.
5. Le iniziative di formazione e aggiornamento del personale dirigenziale
scolastico saranno definite successivamente sulla base del Contratto Collettivo
nazionale attualmente in corso di definizione.
Art. 5 Gestione delle risorse finanziarie
1.
I criteri fondamentali della ripartizione delle risorse finanziarie per la formazione
del personale della scuola per l'anno 2001 sono definiti sulla base del Contratto
Collettivo Integrativo annuale.
La risorse complessive disponibili per la formazione della scuola sono quelle
sotto indicate :
- £.88 miliardi iscritti nel bilancio del Ministero relativo all'esercizio finanziario
2001;
- £.30 miliardi provenienti dal rifinanziamento della Legge n.440/97 relativo
all'esercizio 2001.
La ripartizione del complesso delle risorse anzidette, pari a £. 118 miliardi,
risponde, secondo quanto previsto nell'allegato 1 del citato Contratto Collettivo
Integrativo annuale, ai seguenti criteri di quantificazione, riportati in termini
percentuali e assoluti:
- il 60,1% alle istituzioni scolastiche per un importo pari a £.71 miliardi;
- il 14,5% agli uffici scolastici regionali per un importo di £.16.2 miliardi;
- il 25,4%, all'amministrazione centrale per un importo di £.30.8 miliardi.
2. La somma destinata alle istituzioni scolastiche e agli uffici scolastici
regionali pari a £.87.200.000.000= è articolata in una quota di £.30.000.000.000=,
già assegnata a seguito della registrazione della Direttiva ministeriale
attuativa della Legge 440/97, citata in premessa. I restanti £.57.200.000.000=
sono ripartiti nell'unito allegato
A
3. Per l'assegnazione dei finanziamenti
alle scuole dovranno essere utilizzati parametri oggettivi che tengano conto
della consistenza delle istituzioni scolastiche e del numero degli operatori
scolastici in servizio. I Direttori scolastici regionali potranno considerare,
altresì, le reti di scuole, le diverse tipologie delle istituzioni scolastiche
la presenza di sezioni staccate o plessi, o altre variabili utili, riservando
una quota per gli interventi finanziari perequativi.
A norma della legge 14.1.1994, n.20, la presente Direttiva sarà trasmessa
alla Corte dei Conti per il visto e la registrazione per il tramite dell'Ufficio
Centrale di Bilancio.
IL MINISTRO Letizia Moratti
Allegati