Lettera circolare 6 agosto 2001, n. 133
Prot. n.12159
DIPARTIMENTO PER LO SVILUPPO DELL'ISTRUZIONE - DIREZIONE GENERALE PER GLI ORDINAMENTI SCOLASTICI - Uff. V
Oggetto: Progetto Lingue 2000 - Legge n.440/97, potenziamento e arricchimento dell'insegnamento/apprendimento delle lingue straniere. Piano degli interventi anno scolastico 2001-2002
Premessa
La presente lettera circolare fornisce indicazioni operative per la prosecuzione delle attività del Progetto Lingue 2000 nell'a.s. 2001/2002 ad integrazione delle lettere circolari n.195/2000, 252/2000(attività di formazione) e della comunicazione di servizio prot. n. 8/Aut./2000 (certificazione esterna), ancora applicabili per quanto compatibili.
In conseguenza del dlgs 300/99 che disciplina la riforma dei ministeri e del DPR 347/00, che regolamenta l'organizzazione del Ministero, e di una più diffusa attuazione dell'autonomia scolastica emerge un diverso rapporto tra i soggetti interessati alla realizzazione di progetti educativi.
Si rende necessario, pertanto, ridefinire ambiti e competenze di intervento tesi a realizzare il massimo delle sinergie possibili e la migliore efficacia ed efficienza dell'azione amministrativa.
Per ragioni di chiarezza espositiva, quindi, la presente nota viene articolata in due sezioni che danno sinteticamente conto, l'una, del significato e dei profili tecnico/scientifici dei percorsi progettuali insieme con le strutture e le iniziative messe in campo per la sua concreta realizzazione; l'altra, delle prospettive operative che delineano competenze e campi di intervento delle scuole dell'autonomia, degli Uffici scolastici regionali, dell'Amministrazione centrale.
Si ripercorrono in sintesi i momenti organizzativi del progetto per permettere agli Uffici regionali di valutare l'architettura del sistema posta in essere e per ricollocare i profili professionali utili al progetto nel quadro della nuova struttura.
1. Profili tecnico/scientifici e strutture operative del progetto lingue 2000
Nell'anno scolastico 1998/99 ha preso avvio il progetto per l'introduzione della seconda lingua comunitaria nella scuola media, prima fase del progetto lingue 2000, programma di più ampio respiro, che dall'anno scolastico successivo ha esteso le innovazioni didattiche e organizzative a tutti gli ordini e gradi di istruzione.
1.1. Le innovazioni del progetto
Il Progetto speciale Lingue 2000 si caratterizza per:
1.2. La rete e le iniziative di supporto
La realizzazione del progetto lingue 2000 è stata sostenuta a livello provinciale da una rete progettuale ed operativa i cui attori sono stati rappresentati da:
Inoltre, il progetto si è sviluppato attraverso le seguenti iniziative:
Per una articolata e approfondita conoscenza dei contenuti e dei dati relativi al progetto si rinvia alla documentazione disponibile sul sito: http://www.istruzione.it/argomenti/autonomia/documenti/default.htm.
2. Piano delle attività per l'anno scolastico 2001/2002
Ai sensi dell'art.2 della L. 440/97, la Direttiva n.51 del 21 marzo 2001, nel determinare i criteri generali per la ripartizione delle risorse relative all'anno finanziario 2001, indica la somma fino a 80 miliardi di lire "da destinare alla promozione dell'insegnamento delle lingue comunitarie, prioritariamente ai fini del proseguimento dei corsi già attivati". Tale stanziamento deve garantire in via preliminare:
Lo stanziamento di bilancio appare ampiamente sufficiente a garantire il finanziamento di tutte le iniziative, in considerazione del fatto che nello scorso anno scolastico hanno terminato il percorso triennale di studi gli allievi della scuola media che hanno iniziato il progetto nell'anno scolastico 1998/99 e gli studenti del biennio delle secondarie di secondo grado che hanno iniziato nell'anno scolastico 1999/2000.
Il progetto, parte integrante del piano dell'offerta formativa redatto dalle istituzioni scolastiche a norma dell'art. 3 del D.P.R. 275/99, oltre che esplicare i propri effetti nella prassi didattica sperimentale, può essere applicato all'insegnamento curricolare delle lingue straniere nei suoi aspetti di innovazione organizzativa e metodologico-didattica, stante il dettato del D.I. n. 234 del 26 giugno 2000.
2.1. Adempimenti da parte delle istituzioni scolastiche
Le istituzioni scolastiche che intendano proseguire i corsi e/o istituirne di nuovi, previa deliberazione degli organi competenti, formulano agli Uffici scolastici regionali la richiesta di finanziamento, compilando l'allegato 1, che dà conto del numero di corsi, di insegnanti e di allievi per ogni singola lingua, delle risorse finanziarie che si prevede di impegnare.
Per i corsi in continuità si avrà cura di indicare (all.1/3) le eventuali somme non utilizzate e le ore effettuate negli anni scolastici precedenti.
Sono autorizzati a continuare le attività di apprendimento quei gruppi la cui consistenza numerica sia didatticamente sostenibile ed economicamente giustificabile. Nel caso in cui, a giudizio dell'autorità regionale, il numero degli alunni iscritti al secondo o terzo anno risulti particolarmente ridotto, la prosecuzione potrà essere assicurata a condizione che i corsi si svolgano in collaborazione tra scuole limitrofe, previ accordi tra i dirigenti scolastici interessati.
In questo caso, l'Allegato 1 sarà compilato a cura del Dirigente scolastico della scuola sede del corso e destinataria del finanziamento.
La richiesta di finanziamento (sezione 1/5) deve essere compiutamente compilata in ogni sua parte al fine di ottimizzare l'uso delle risorse.
La scheda di richiesta deve essere inviata al competente Ufficio scolastico regionale entro il 30 settembre 2001.
2.2. Adempimenti degli Uffici scolastici regionali
Gli Uffici scolastici regionali, acquisite le richieste delle istituzioni scolastiche, definiscono il piano complessivo dei corsi da finanziare, tenuto conto delle somme loro assegnate e delle eventuali economie di spesa verificatesi sulle assegnazioni predisposte negli anni precedenti e che sono state comunicate dalle singole scuole nella sezione 1/5.
Al fine di assicurare prioritariamente la prosecuzione delle azioni già avviate a garanzia di continuità per gli alunni, gli Uffici scolastici regionali vorranno tenere conto che l'attuale stanziamento rappresenta il 76% delle risorse assegnate nell'anno scolastico precedente e che gli Uffici scolastici provinciali erano stati finanziati secondo il criterio oggettivo del numero di alunni per ordine e grado di istruzione.
Gli Uffici scolastici regionali, esaurite le operazioni di finanziamento delle attività già in essere, secondo le sopra indicate priorità (cfr. par.2), possono prevedere di finanziare iniziative di insegnamento in situazioni di particolare disagio sociale e deprivazione culturale e in aree nelle quali non appare possibile reperire finanziamenti esterni al sistema scuola.
In seconda istanza i medesimi Uffici possono concorrere al finanziamento di nuove iniziative che presentino un partenariato finanziario, sia che siano le singole scuole o reti di scuole a reperire risorse all'interno dei propri bilanci, sia che si tratti di contributi di soggetti terzi.
Per tali finalità i Direttori generali regionali possono reperire i finanziamenti all'interno delle somme loro attribuite nell'ambito della L. n. 440/97, destinate ad azioni perequative e di supporto e per il potenziamento dell'autonomia scolastica, anche tramite i progetti speciali.
Gli Uffici scolastici regionali, infine, avranno cura di far pervenire a questo Ufficio l'acclusa scheda (allegato n.2), duplicata per il numero delle province, che dà conto delle azioni autorizzate e finanziate, nonché del numero di certificazioni ammesse al finanziamento, entro il 30 novembre p.v.
Si sottolinea l'importanza dell'acquisizione dei dati aggregati a livello provinciale, al fine di monitorare lo sviluppo storico del progetto secondo i parametri già in essere.
Allo scopo di garantire la continuità dell'azione iniziata e lo sviluppo unitario del progetto, nell'attuale fase di transizione verso idonee strutture territoriali, gli Uffici scolastici regionali potranno valutare se avvalersi delle risorse che hanno contribuito negli anni precedenti alla realizzazione del progetto sul territorio, quali il referente provinciale e il gruppo lingue unitario, dei cui profili e compiti si è fatto sopra cenno.
In ogni caso gli Uffici scolastici regionali vorranno garantire la formazione continua dei:
1. formatori,
2. docenti,
3. gruppi di lavoro a livello territoriale.
Le risorse per le iniziative di formazione dei vari soggetti debbono essere attinte dalle somme messe a disposizione per tali attività, tanto nell'ambito della L. n.440/97, quanto dai finanziamenti ordinari che verranno finalizzati alle azioni di formazione a livello decentrato.
Al fine di creare una fattiva connessione tra le strutture locali/regionali e gli Uffici dell'Amministrazione centrale e ottimizzare la comunicazione e l'operatività, le SS.LL. vorranno indicare i nominativi delle figure professionali ritenute necessarie per l'attuazione del progetto a livello provinciale e regionale (scheda allegato n.3).
Le SS.LL. medesime vorranno altresì comunicare le eventuali variazioni di sede dei centri risorse rispetto all'anno scolastico 2000/01 (scheda allegato n. 4).
3. Finanziamenti
La presente lettera circolare riporta in appendice (Appendice A) la ripartizione agli Uffici scolastici regionali delle risorse destinate alle attività del progetto Lingue 2000. Come è noto, il progetto prevede che il 90% di tale somma è destinato al finanziamento delle attività didattiche e all'acquisto dei materiali didattici per gli studenti. Per quest'ultima voce si può prevedere una somma di circa Lit. 600.000 per ogni gruppo o classe di apprendimento di nuova istituzione. I materiali rimangono di proprietà della scuola. Le istituzioni scolastiche che hanno già ricevuto questo finanziamento possono richiedere un ulteriore contributo ridotto per ogni gruppo di apprendimento.
Il restante 10% è finalizzato ad azioni perequative e di supporto, tenuto conto del principio di sussidiarietà.
Analogamente con i criteri adottati nei decorsi anni scolastici, i fondi saranno destinati per le seguenti finalità:
4. Adempimenti dell'Amministrazione centrale
L'Amministrazione centrale, oltre al compito di coordinare e promuovere tutte le attività, provvede a mettere in atto le iniziative che garantiscono l'unitarietà e la coerenza del progetto a livello nazionale, così come il monitoraggio in itinere della qualità delle azioni educative e formative realizzate.
In particolare l'Amministrazione centrale si occupa di:
Con successive note sarà diffuso il piano complessivo di formazione da attivare e saranno fornite le indicazioni relative alla certificazione degli allievi per l'anno scolastico 2001/02.
Considerata l'importanza degli adempimenti, si confida nella consueta puntuale collaborazione.
IL CAPO DIPARTIMENTO
(Giovanni Trainito)