Programma "Leonardo da Vinci II" - Invito europeo a presentare proposte (2003-2004). Nota informativa
Nella G.U. dell'Unione
europea del 18 maggio 2002 (EAC/15/02) è stato pubblicato il secondo
Invito a presentare proposte nel quadro della seconda fase del Programma "Leonardo
da Vinci" (LdV - II) che, secondo quanto disposto dalla Decisione del Consiglio
(1999/382/CE), ha una validità di due anni (2003-2004).
La presente nota viene emanata esclusivamente allo scopo di agevolare tutti
coloro che siano interessati al Programma e/o desiderino aderire a qualcuna
delle misure in esso previste, e sono in essa sintetizzati alcuni dei punti
chiave contenuti nell'Invito europeo Ai fini della concreta adesione al Programma
è, pertanto, indispensabile prendere visione sia dell'Invito europeo,
per una più dettagliata e completa illustrazione di obiettivi, priorità
e disposizioni specifiche per le diverse misure, sia - se del caso - degli inviti
distinti previsti per alcune misure, sia della Guida generale del promotore
e delle guide specifiche per ciascuna misura.
Le informazioni
di natura finanziaria e relative al bilancio sono disponibili nel "Manuale amministrativo
e finanziario".
Si fa presente che tutti i documenti e i formulari da compilare, che sono attualmente
in fase di revisione, sono reperibili ai seguenti indirizzi:
Commissione europea: http://europa.eu.int/comm/education/leonardo/leonardo2_en.html
www.programmaleonardo.net/leo2/leonardo2.htm
OBIETTIVI E PRIORITA'
Come
è noto il Programma "Leonardo" intende contribuire all'attuazione di
una politica di formazione professionale della Comunità, che integra
le azioni condotte dagli Stati membri, promuovendo un'Europa della conoscenza
e sostenendo le politiche degli Stati in materia di apprendimento permanente.
Per l'attuale fase del Programma, la Decisione prevede i seguenti tre obiettivi:
Obiettivo 1: promuovere le abilità e le competenze, in particolare
dei giovani, nella formazione professionale iniziale a tutti i livelli, al fine
di facilitare l'inserimento professionale e il reinserimento.
Obiettivo 2: migliorare la qualità della formazione professionale
continua e l'accesso alla stessa, nonché l'acquisizione di abilità
e competenze lungo tutto l'arco della vita.
Obiettivo 3: promuovere e rafforzare il contributo della formazione professionale
al processo di innovazione, al fine di migliorare la competitività e
l'imprenditorialità, anche nella prospettiva di nuove possibilità
di occupazione.
Nel novembre 2001 la Commissione ha adottato una Comunicazione dal titolo "Realizzare
uno spazio europeo dell'apprendimento permanente", che getta le basi per un
nuovo approccio strategico all'apprendimento lungo tutto l'arco della vita.
Per il conseguimento degli obiettivi del Programma, nell'ottica del nuovo approccio
all'apprendimento, i progetti relativi a tutte le misure (fatti salvi quelli
riguardanti le Azioni tematiche) dovranno concernere una delle seguenti tre
priorità:
Priorità 1 - Valorizzare l'apprendimento
Nella nuova
prospettiva europea di riconoscimento globale del valore dell'apprendimento,
si pongono le questioni dell'individuazione, valutazione e riconoscimento reciproco
dell'apprendimento non formale e informale, nonché del trasferimento
e riconoscimento reciproco dei certificati e diplomi formali. La valorizzazione
dell'apprendimento richiede, quindi, lo sviluppo di approcci globali ed integrati,
che consentano agli operatori del settore di valutare un'ampia gamma di risorse
in termini di qualifiche e competenze.
Priorità 2 - Nuove forme d'apprendimento e d'insegnamento e competenze
di base nell'ambito dell'istruzione e della formazione professionale(IFP)
I nuovi metodi
di apprendimento nell'ambito dell'IFP devono incentrarsi sullo sviluppo di approcci
centrati sul discente, tenendo conto delle esigenze di ciascuno,(specie di coloro
che non sono più abituati ad apprendere) e dei contesti - formali o non
formali - in cui può realizzarsi l'apprendimento. La formazione di insegnanti,
formatori e altri mediatori di apprendimento, oltre che un accesso universale
alle opportunità di apprendimento, dovrebbero consentire di affrontare
meglio le nuove sfide.
Priorità 3 - Attività di Orientamento e Consulenza
Esiste l'esigenza
di rafforzare l'attuale sistema di orientamento e di valutare le risorse disponibili.
L'obiettivo è migliorare la dimensione europea dell'orientamento: la
grande eterogeneità dei servizi di orientamento nei vari Stati membri
richiede un'analisi delle strutture esistenti e il sostegno a scambi di esperienze
su metodologie e standard. E' necessario un dialogo più aperto tra i
sistemi di orientamento e quelli di istruzione e formazione, nonché un
maggiore coinvolgimento delle parti sociali.
Per ciascuna priorità, la Commissione europea riserverà un'attenzione
particolare alle proposte intese a sviluppare nuovi approcci all'apprendimento
permanente, a dare una dimensione transnazionale alla realizzazione degli orientamenti
per l'occupazione (specie con riferimento alle pari opportunità) e a
favorire l'acquisizione di competenze generali applicate alle nuove tecnologie
e all'ambiente.
Inoltre, in vista del prossimo allargamento dell'Unione e al fine di agevolare
il processo di integrazione dei Paesi candidati, per tutte le misure e le priorità
sarà considerato ulteriore elemento distintivo del progetto il coinvolgimento
nei partenariati di soggetti appartenenti a tali Paesi.
Nell'Invito europeo è, altresì, segnalato che sarà concesso
un sostegno particolare ad un numero limitato di progetti riguardanti temi di
speciale interesse a livello comunitario. I temi specifici scelti per il biennio
2003-2004 sono "Qualità" e "Dialogo interculturale". L'invito raccomanda,
inoltre, di prestare attenzione agli sviluppi correlati al dialogo sociale a
livello europeo. In particolare si fa riferimento al documento presentato al
Consiglio Europeo di Barcellona dalle Organizzazioni Europee dei partner sociali:
CEEP, CES, UEAPME, UNICE.
DISSEMINAZIONE
Particolare
attenzione deve essere riservata alla disseminazione, ritenuta fondamentale
in tutti i progetti: è, pertanto, necessario prevedere un apposito piano
e adeguate risorse per realizzarlo. Sarebbe opportuno prevedere specifiche occasioni
e/o iniziative di diffusione e non limitare questo aspetto alla fase finale
dei progetti.
COMPLEMENTARIETÀ E VALORIZZAZIONE
In termini
di integrazione e approfondimento delle direttrici esposte nell'Invito Comunitario,
il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca scientifica
e il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, in qualità di coordinatori
nazionali del Programma Leonardo da Vinci, sottolineano l'importanza di rafforzare
le relazioni tra i dispositivi esistenti ed operativi nel campo dell'istruzione
e della formazione professionale.
I risultati ottenuti mediante l'utilizzo di risorse provenienti da FSE, Adapt,
Occupazione e Leonardo da Vinci 1995/1999 sono quantitativamente e qualitativamente
significativi e debbono essere complessivamente considerati come ritorno degli
investimenti compiuti dalle Autorità nazionali e comunitarie.
Occorre procedere, laddove sia pienamente giustificato dalla qualità
di tali risultati, al loro trasferimento, trasformando esperienze pilota e sperimentazioni
in consuetudini operative, anche attraverso processi di valorizzazione, adattamento
o aggiornamento parziale di contenuti e supporti.
D'altra parte, la valorizzazione dei risultati ed il relativo trasferimento
è tanto più efficace se supportata da un processo che non si esaurisca
in una azione di divulgazione di informazioni ma si caratterizzi per attività
di studio, adattamento, coinvolgimento ampio e responsabile degli attori, consolidamento
di reti, utilizzo di canali appropriati, attivazione di strategie comunicative
articolate.
Questo insieme di operazioni costituisce l'architettura tipica di un progetto
Pilota di valorizzazione di disseminazione, così come definito nella
normativa del programma Leonardo da Vinci.
Alla luce di tali considerazioni, particolare attenzione verrà posta
in sede di valutazione e selezione delle candidature, a quelle proposte che
si propongono di sviluppare, ampliare, approfondire e adattare prodotti e risultati
realizzati e conseguiti anche grazie a contributi diversi da quelli messi a
disposizione dal Programma Leonardo da Vinci, fermo restando come espressamente
indicato nell'invito europeo, che non è ammesso il doppio finanziamento.
CALENDARIO
Come sopra
accennato, l'Invito europeo ha una validità biennale (2003 e 2004) e,
per ciascuna delle due annualità, sono già state previste scadenze
differenziate per la varie misure.
A titolo informativo, si riassumono di seguito le date di scadenza per l'anno
2003:
- Misura "Mobilità"
Le proposte
vanno inviate (originale e due copie) all'Agenzia Nazionale entro e non oltre
il 14 febbraio 2003 (fa fede il timbro postale).
- Misure "Progetti pilota"(escluse le Azioni tematiche), "Competenze linguistiche"
e "Reti transnazionali"
Le proposte
preliminari vanno inviate (originale e due copie) all'Agenzia Nazionale entro
e non oltre il 4 novembre 2002 (fa fede il timbro postale).
- Misure "Materiale di riferimento", "Azioni tematiche", proposte presentate
da organismi europei nel quadro di tutte le misure (esclusa la "Mobilità")
Le proposte
preliminari vanno inviate alla Commissione europea (originale e due copie) e
all'Agenzia nazionale (una copia) entro e non oltre il 4 novembre 2002 (fa fede
il timbro postale).
DURATA DEI PROGETTI
Come stabilito
dalla Decisione istitutiva del Programma, i progetti relativi alla misura Mobilità
possono avere una durata massima di 2 anni; quelli afferenti tutte le altre
misure non possono superare i 3 anni di durata.